Project Description
Sentiero n. 250 – 1° Tratto Giazza – S. Giorgio - Dorsale Alta della Lessinia - 1° Tratto
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Giazza (bivo sent. 251, 279, 280, 282) | 759 | – | ↓ | 0.00 | – |
ponte sul Progno di Giazza (bivio sent. 251) | 801 | 100 | 0.00 | 1.05 | E |
bivio per Malga Monticello di Roveré e Rif. Làusen | 1238 | 3070 | 1.40 | 0.40 | E |
pressi di Malga Pàrparo di Sopra (bivio sent. 249/E5) | 1469 | 1860 | 0.50 | 0.40 | E |
pressi di Malga Grolla | 1560 | 2270 | 0.40 | 0.05 | T |
pressi del Rif. Malga Malera di Sotto (bivio sent. E7) | 1538 | 330 | 0.05 | 0.30 | T |
S. Giorgio (bivio sent. 287 e 254) | 1494 | 1450 | 0.30 | ↑ | T |
totale | 9080 | 3.45 | 3.00 |
È il tratto iniziale della “Dorsale Alta della Lessinia”, lungo itinerario escursionistico che collega l’abitato di Giazza in alta Val d’Illasi a quello di Peri, in Val d’Adige, attraverso tutta l’area sommitale dell’altopiano della Lessinia. L’intero itinerario può essere percorso in un paio di giorni, con pernottamento al Rifugio Podestaria, e consente la visita completa della parte superiore dell’altipiano, con le caratteristiche malghe usate per l’alpeggio e bei panorami sulla pianura fino agli Appennini, il lago di Garda, le valli che delimitano l’altipiano e le montagne del Trentino.
Questo tratto iniziale della “Dorsale Alta”, tra il paese di Giazza e la stazione turistica di S. Giorgio, cioè dall’alta Val d’Illasi al centro dell’altopiano della Lessinia, si può dividere per caratteristiche ambientali in due parti distinte. Nella prima metà si affronta la risalita del boscoso e precipite versante orientale dell’altopiano, lungo lo storico Sentiero delle Gosse, antica via di transumanza ai pascoli estivi. Nella seconda metà, dai pressi di Malga Pàrparo di Sopra a S. Giorgio, l’itinerario percorre invece gli aperti pascoli dell’altipiano, punteggiati dalle tradizionali malghe, mantenendosi quasi a ridosso del ciglio che affaccia sull’alta Val d’Illasi e di Revolto.
L’area delle malghe di Pàrparo è meta abituale delle escursioni giornaliere da Giazza, mentre quella tra le malghe di Pàrparo e S. Giorgio è abitualmente frequentata nelle escursioni giornaliere con partenza da entrambe le località dell’altipiano.
Il tratto di itinerario da Giazza ai pressi di Malga Pàrparo di Sopra è comune col Sentiero Europeo E5, l’itinerario a lunga percorrenza che unisce il lago di Costanza a Verona attraverso le Alpi Bavaresi, del Tirolo e le Prealpi trentine e venete. Il breve tratto finale tra Malga Malera di Sotto e la stazione turistica di S. Giorgio è invece comune col Sentiero Europeo E7.
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Dalla piazza di Giazza (Ljetzan), antico insediamento “cimbro” alla confluenza delle valli di Revolto e Frasele, si scende per stradina a gradini tra antiche case, alcune con affreschi, e si scende al ponte che attraversa il torrente Revolto. Appena superato il ponte si lascia a sinistra l’itinerario della “Dorsale Mediana della Lessinia” che sale a Camposilvano (segnavia 251) e si imbocca in salita l’antico stradello delle Gosse. Al primo tornante si lascia a destra la stradina che prosegue per le contrade Ércoli e Bosco (segnavia 185/E5) e si prosegue sullo stradello delle Gosse che sale deciso nel bosco. Con ripido e tortuoso tracciato lo stradello supera la parte più ripida dello scosceso versante destro della valle e raggiunge l’orlo dell’altopiano della Lessinia a circa quota 1200, nei pressi del bivio per Malga Monticello di Roverè e il Rif. Làusen. La salita prosegue meno erta in bella faggeta fino agli aperti pascoli nei pressi di Malga Pàrparo di Sopra. Alla confluenza su una stradina, in corrispondenza di un cippo confinario in pietra, si lascia a sinistra il ramo di stradina verso Malga Pàrparo di Sopra (segnavia 249/E5) e si segue a destra, in salita, quello che va in direzione nord attraverso i pascoli di Malga Pigarolo. Raggiunti i pressi di Malga Grolla, la stradina inverte la pendenza e inizia a scendere dolcemente al vicino Rif. Malga Malera di Sotto e infine, con un lungo traverso alla base del Castel Malera, alla stazione turistica di S. Giorgio, nei pressi dell’omonima Malga.