Territorio

Monte Baldo

Il Monte Baldo, esteso da nordest a sudovest tra Provincia Autonoma di Trento e Veneto, si erge come una catena di vette che superano i 2000 metri, raggiungendo a Cima Valdritta (2218m.) il punto più elevato della Provincia di Verona. Noto per le emergenze botaniche che lo distinguono da altri comprensori prealpini con la nomea di Giardino d’Europa, lungo i suoi numerosi sentieri si possono ammirare splendidi panorami verso il Lago di Garda ad ovest, verso le Alpi a nord e la Pianura Padana a sud.

Il Gruppo del Carega

Si erge alle spalle della città di Verona, dominando lo splendido paesaggio che si osserva entrando da sud verso il centro storico; per questo motivo, sebbene sia prevalentemente in territorio trentino e vicentino, è noto come la montagna dei veronesi. Grazie alla fitta rete di sentieri è possibile raggiungere suggestive cime, rifugi e bivacchi simbolo dell’escursionismo e alpinismo scaligero.

Lessinia

Diviso nell’altopiano sommitale e nelle dorsali e valli che scendono verso la pianura, unisce le peculiarità naturalistiche protette dal parco naturale agli innumerevoli segni che l’uomo nei secoli ha lasciato tra le numerose malghe e contrade. I molti sentieri permettono di attraversare il territorio a tutte le quote, consentendo così di vivere questa parte di montagna veronese in ogni suo aspetto e carattere

Le colline di Verona

Dalla Valpolicella alla Val d’Illasi, alternano estese zone coltivate a vigneto ad altre in cui fitti boschi misti e antiche corti caratterizzano il paesaggio. I sentieri si sviluppano dai comuni confinanti la città scaligera e le frazioni di Verona, permettendo di progettare piacevoli escursioni in tutte le stagioni dell’anno.

Morfologia

A tutti appare evidente come la morfologia della montagna veronese sia diversa tra il M. Baldo e la Lessinia. Queste due aree, morfologicamente così differenti tra loro, devono questa diversità essenzialmente alla loro diversa struttura geologica.

Pertanto, possiamo ben parlare di due aree geomorfologicamente distinte per la montagna della provincia di Verona.

Il M. Baldo si presenta come una dorsale allungata in senso nord-sud e con un profilo asimmetrico mentre la Lessinia costituisce un ripiano uniformemente inclinato verso sud disseccato da valli e vaj profondamente incisi.

I versanti occidentali del M. Baldo scendono verso il lago di Garda con un’inclinazione generale uniforme la cui superficie topografica spesso coincide con le superfici di strato; al contrario, i suoi versanti orientali presentano una netta interruzione corrispondente all’altopiano di Ferrara-Novezzina e San Giacomo in Trentino. Le grandi bancate rocciose che formano l’ossatura della catena inclinano tutte parallelamente verso Ovest immergendosi sotto il lago dando ai versanti da questo lato una pendenza uniforme. Le estremità spezzate delle bancate di roccia danno, ai versanti del lato opposto, un profilo decisamente più accidentato.

Sezione geologica dell’area del M. Baldo tratta da CURZI P.V., CASTELLARIN A., CIABATTI M. & BADALINI G. (1992) – Caratteri morfostrutturali, sedimentologici e genetici del Lago di Garda. Boll. Soc. Torricelliana di Scienze e Lettere, Faenza, 43, 3-111.

Il pianoro inclinato della Lessinia non può chiamarsi un vero altipiano carsico perché intagliato da profonde valli impostate su lunghe linee di frattura. Gli strati rocciosi della Lessinia, inclinati verso Sud continuano senza fratture al di sotto della pianura veronese ed anche ben al di sotto del fiume Po. Sono presenti grandi forme morfologiche carsiche, soprattutto nella parte settentrionale, che associate alle valli incise e vaj, fanno definire il carsismo lessineo come un “fluvio carsismo”. Non sono presenti grandi ricoprimenti ma lunghe fratture e faglie verticali lungo le quali si sono impostate le valli.

Sezione geologica della Lessinia tratta da Sorbini et al. (1993) Geologia, idrogeologia e qualità dei principali acquiferi veronesi. Mem. Mus. Civ. St. Nat. di Verona, II serie, sez. Sc. Della Terra, n.4

Ma la vera ragione della differenza geomorfologica dei due settori della montagna veronese è data dalla loro diversa genesi tettonica.

Il M. Baldo è il prodotto di un grande raccorciamento orizzontale, dovuto ad una spinta proveniente da Ovest, dove gli strati rocciosi si sono ripetuti in due grandi ricoprimenti lasciando nel centro gli strati più teneri che oggi formano le conche di Ferrara, Novezzina e San Giacomo. Gli strati rocciosi che costituiscono e si ritrovano su tutte le cime della dorsale, sono gli stessi che, ripetuti, si rinvengono molto più in basso, lungo le pareti del versante inferiore destro della val d’Adige.

L’inclinazione dell’altopiano della Lessinia, nonchè della sua prosecuzione al di sotto della pianura, è il prodotto di un unico fenomeno tettonico dato dal basculamento verso sud dell’intero blocco lessineo per effetto dell’avanzamento verso nord della catena appenninica. Al di sotto della pianura, infatti, è in corso il sovrascorrimento delle propaggini più settentrionali della catena appenninica al di sopra del piastrone roccioso della lessinia sepolta.

Sezione sismica interpretata attraverso la pianura veronese tratta da tratto da http://www.videpi.com – Linea sismica MOD-31 (http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/deposito/videpi/sismicatitoli/Linea_MOD-31.pdf)